11. Tutti gli stessi?

"Sono tutti uguali, non se ne salva nessuno, non si dovrebbe votarli più: anzi, se nessuno votasse sarebbero costretti ad andarsene finalmente a casa".
Teoria interessante, peccato che sia fallace sia per i presupposti che per la soluzione.
Nessuno è del tutto uguale ad un altro; persino rispetto ad un'unica qualità - "sono tutti ladri" per esempio - esistono e sono più che apprezzabili differenze di grado, senza considerare dati oggettivi quali l'essere stati condannati o meno dalla magistratura.
Dunque, se pure fossero "tutti ladri", non sarebbe male cominciare a votare contro i ladri più grossi.
Riguardo alla soluzione: i votanti sono almeno il 60% della popolazione; gran parte di questi vota per la "bandiera" o per il favore; inoltre le poltrone vengono assegnate sulla base dei voti validi.
Ragiona: è più probabile riuscire a convincere il 30-40% a votare o il 60-70% a non votare? Senza considerare che basterebbe il solo voto clientelare a rendere valida l'elezione e a far sì che un'assoluta minoranza di votanti possa regalare il Parlamento ai più traffichini.
Molto meglio votare in massa contro chi compie scelte sbagliate. E vuoi sapere come riconoscere una scelta siffatta? Sarà il prossimo argomento.